I giornalisti di cronaca a quanto pare hanno paura delle querele degli automobilisti, ma molto meno dagli altri utenti della strada. Forse è per questo che spesso tendono a minimizzare le responsabilità degli automobilisti, per esempio usando eufemismi, rendendo protagonista la vittima, o attribuendo l’iniziativa dell’incidente all’utente debole:
- ‘Scontro monopattino-auto’ nel titolo
- Vittima protagonista nel titolo
- Nessuna informazione sulla dinamica dell’incidente nell’articolo
- Apparente iniziativa dell’incidente da parte della vittima: ‘l’uomo si è scontrato con una Opel Corsa’
Le due espressioni ‘Scontro monopattino-auto’ e ‘l’uomo si è scontrato con una Opel Corsa’ lasciano intendere che l’iniziativa è stata dell’uomo in monopattino. La scarna descrizione fa presumere, per esempio:
- Un uomo in monopattino che andava a fortissima velocità ha tamponato l’automobile
- Oppure andava in direzione opposta e ha invaso la corsia dell’automobile scontrandosi frontalmente
Oppure, terza ipotesi, ‘lungo un tratto rettilineo di strada’ l’automobile ha tamponato il monopattino.
I casi 1 e 2 sono talmente eccezionali che, se fossero veri, meriterebbero di essere circostanziati e approfonditi perché farebbero certamente notizia, come a suo tempo fece notizia e ‘il giro del web’ il filmato del pazzo che andava a 100 km/h in monopattino, oppure i due ragazzi in autostrada col monopattino come qui riportato dalla Repubblica:
Resta quindi l’eventualità forse più probabile: in un rettilineo l’automobilista ha investito l’uomo in monopattino, forse perché non l’ha visto, forse perché l’ha sorpassato troppo da vicino, forse perché lo spostamento d’aria ha fatto sbandare il monopattino.
Aspettiamo che le forze dell’ordine verifichino la dinamica. Nel frattempo, minimizziamo le responsabilità dell’automobilista: ‘L’uomo si è scontrato con una Opel Corsa’, guidata da nessuno. ◆
Qui l’intero articolo: Scontro monopattino-auto, un morto nel Comasco [Ansa]
Qui cinque studi e ricerche sulle distorsioni, volute e non volute, della stampa sugli incidenti stradali e della percezione del pericolo delle automobili:
- Morire camminando per strada… Giornalisti e polizia presentano gli incidenti che coinvolgono i pedoni in modo distorto [Tennessee State University]
- Incidenti stradali. I giornalisti animano le auto, e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Rutgers University, Arizona State University, and Texas A&M University]
- 6 modi con cui i giornali assolvono gli automobilisti e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Streetblog, Rutgers University]
- Automobilisti, ciclisti e pedoni: come la stampa li descrive negli incidenti stradali [University of Westminster]
- A parità di ogni altra condizione, con le automobili si è molto più tolleranti. [Motornomativity: How Social Norms Hide a Major Public Health Hazard]
Qui le nuove linee guida della stampa inglese sulla cronaca degli scontri stradali.
Qui l‘ebook gratuito ‘Cronaca Letale: come giornalisti e giornali descrivono gli incidenti stradali’ – ebook gratis in formato ePub e pdf e la recensione del libro ‘Il valore delle parole’ nella cronaca giornalistica. Come evitare parole che uccidono due volte.
Gli articoli citati possono essere stati aggiornati o modificati dalle rispettive redazioni dopo la realizzazione degli screenshot o in epoche successive per inserire nuove informazioni o correggere refusi. Gli screenshot vengono ripresi a scopo di studio per documentare i tic linguistici e l’esatta redazione delle parti rilevanti dell’articolo.
Qui gli altri articolo della rubrica Come i giornali raccontano gli scontri stradali. Vedete un po’ voi se ‘ un’esagerazione dire che i giornalisti spesso minimizzano le responsabilità degli automobilisti.